Mondi acquatici e marini alle esposizioni universali del XIX secolo

Sezioni della mostra

I. Dell’ombra che abbaglia
L’esposizione che il Secondo impero organizza nel 1867 al Campo di Marte è anche la prima a meritare il titolo di “universale”, vale a dire concepita per comprendere nel suo progetto la totalità dei progressi e dei prodotti della civiltà moderna.
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II. La natura colta sul fatto
Da quando la municipalità di Le Havre ha ottenuto nel 1852 dall’imperatore Napoleone III l’autorizzazione di annettere i comuni vicini, poi quella di distruggere le fortificazioni che la soffocavano, sotto il Secondo Impero la città conosce un periodo di grande prosperità.
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III. Dalla Senna al Danubio
La Weltausstellung che si tiene dal 1o maggio al 31 ottobre 1873 al Prater di Vienna è la prima esposizione universale organizzata nel XIX secolo da un paese di lingua tedesca. Rimarrà anche l’unica. Ideata sotto il segno della grandezza, se non della megalomania, essa ha lo scopo di esaltare il blasone di una monarchia in pieno declino.
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IV. La vitalità dell’acqua
L’Esposizione universale che si tiene nel 1878 al Campo di Marte offre a una Francia ancora segnata dal ricordo della disfatta del 1870 e dalla repressione sanguinosa della Comune, l’occasione di affermarsi come nazione dinamica e prospera che, dopo aver superato delle terribili prove.
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V. Un nuovo slancio alla piscicoltura
Nel periodo dell’esposizione che nel 1889 celebra a Parigi il centenario della Rivoluzione francese, le scienze applicate sono in primo piano più che in ogni altra esposizione universale del XIX secolo.
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V. Misteri e incantesimi
Nel 1900 Parigi saluta l’alba del nuovo secolo organizzando un’Esposizione universale di un’imponenza mai vista. Il clima è quello di una grande festa: più che una vocazione pedagogica come quella che aveva caratterizzato le precedenti esposizioni.
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